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Corriere di Gela | Pontile sbarcatoio: molti progetti, nulla di concreto
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notizia del 06/10/2010 messa in rete alle 12:36:34

Pontile sbarcatoio: molti progetti, nulla di concreto

Il vecchio pontile sbarcatoio del lungomare “Federico II” continua a non essere accessibile: molti i lavori da svolgere e poche le immediate possibilità di vederlo di nuovo efficiente. Per una città di mare, questo è evidente, si tratta di una grave perdita: lo sviluppo turistico dovrebbe fondarsi su ogni risorsa a disposizione e l'inaccessibilità di una zona che praticamente si muove sul mare non può favorirlo.

“Al momento, non ci risultano progetti per la riattivazione dell'area – dice il comandate Fabio Citrolo della Capitaneria di Porto di Gela – ed essendo il nostro corpo titolare della funzione di gestore dei beni demaniali per conto della regione, le assicuro che sarà molto difficile vederlo rinascere, almeno nel breve periodo”.

Una concessione, però, la Soprintendenza di Caltanissetta l'aveva rilasciata in favore di una società privata: si trattava di dare attuazione ad un progetto d'intervento sull'area, dopo la scadenza dei cinque anni, però, l'organo provinciale ha deciso di non rinnovarla. I cartelli informativi, infatti, sono rimasti appesi al cancello che sbarra l'accesso al pontile, e niente si è più mosso da quel momento.

Il comandante Citrolo, comunque, accenna ad un nuovo progetto di recupero che la Soprintendenza intenderebbe predisporre. Indicazione confermata dal sindaco Angelo Fasulo, il quale precisa che “la competenza è in ogni caso della Soprintendenza e non del Comune di Gela”. Il primo cittadino, però, appare convinto della possibilità di riaprire la zona al fine di renderla attrattiva per i turisti, pochi, che giungono a Gela.

“Proprio in questi giorni – dichiara Fasulo – abbiamo avuto degli incontri preliminari con alcuni rappresentanti della Soprintendenza, la volontà è quella di predisporre un progetto funzionale almeno per un primo lotto”.

Il pontile, secondo le intenzioni, dovrebbe fungere da passeggiata sul mare, da attrezzare anche con l'istallazione di bancarelle.

“Il nostro intento – spiega il sindaco – è quello di fare in modo che il pontile possa tornare a vivere, cercheremo di sfruttare i bandi comunitari e ci interesserebbe coinvolgere i privati”.
Lo stesso Fasulo, inoltre, conferma alcuni colloqui avuti con imprenditori già disponibili ad investire nel progetto pontile.
Ovviamente, come ammesso dal primo cittadino, quel tratto del lungomare dovrà essere rivisto, il primo passo sarà l'abbattimento delle due strutture che anticipano l'ingresso al pontile: la vecchia dogana e l'ex ufficio sanità marittima del Ministero della Sanità. Intanto, gli ambulanti pachistani, spostati nel corso dell'estate proprio alle porte dell'area interdetta, rimangono gli unici, spaesati, animatori di quella che si candida ad essere la futura attrazione turistica della città.


Autore : Rosario Cauchi

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