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Corriere di Gela | Sanità: salvato il salvabile
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notizia del 22/03/2009 messa in rete alle 12:33:09
Sanità: salvato il salvabile

Attualità 1 Sanità: salvato il salvabile Prosegue il cammino all'Ars della riforma sanitaria. Muoiono subito, ancor prima di nascere, i 18 presidi capifila tra cui rientrava il "Vittorio Emanuele" di Gela che, a questo punto, da Azienda ospedaliera con tanto di autonomia gestionale del direttore generale, nel nuovo impianto di riforma diventerebbe presidio ospedaliero di pari dignità accanto agli altri ricadenti nel nascente “Distretto Ospedaliero” a capo del quale, come temevamo nell'articolo dello scorso numero, ci saranno un coordinatore amministrativo ed un coordinatore sanitario (due dirigenti delle nuove Asp) con compiti si deliberativi ed autonomia organizzativa, ma pur sempre nei limiti del budget assegnato e degli indirizzi impartiti dalla direzione generale dell'Asp che li nomina ed a cui dovranno rispondere in termini di responsabilità: non sarà una forma tipica di accorpamento, ma la logica si avvicina non poco.
Purtuttavia, un argine sostanziale a questo formale declassamento che si sta delineando all'orizzonte è stato posto dall'emendamento dell'on. Miguel Donegani secondo cui, nel quadro della riorganizzazione delle aziende sanitarie continueranno ad applicarsi le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 3, della legge regionale n. 10 del 2006, relativamente all’attivazione di nuove unità operative complesse in discipline oncologiche e radioterapiche nei distretti ospedalieri e nelle aziende ospedaliere ricadenti nelle zone classificate ad alto rischio ambientale. Di primo acchitto sembrerebbe una norma pleonastica, confermativa di un'altra già esistente, ma in realtà non è così, giacché nel momento in cui si riordina il servizio sanitario regionale con la novità dei “distretti ospedalieri”, la disposizione in oggetto evita l'insorgere di eventuali equivoci interpretativi, specie in sede di Direzione Generale a Caltanissetta. Sarebbe salvo, pertanto, il progetto del Polo Oncologico e Radioterapico in procinto di realizzarsi a Gela e ciò comporterebbe una serie di benefici rimarcati dallo stesso direttore generale del “Vittorio Emanuele” che ha accolto con molto favore l'approvazione di tale norma coincidente nei tempi, peraltro, con l'espletamento della gara d'appalto per l’affidamento dei lavori per la realizzazione del servizio di Radioterapia. Secondo il dott. Ettore Costa, con la realizzazione delle unità operative complesse in campo oncologico, il “Vittorio Emanuele” acquisirebbe tutta una serie di altri servizi essenziali fino a diventare a tutti gli effetti un vera realtà ospedaliera di riferimento anche per l'utenza al di fuori dello stesso comprensorio gelese.
Il “Sant’Elia” di Caltanissetta, invece, manterrebbe il terzo livello di emergenza-urgenza con competenza estesa alle province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna, grazie ad un emendamento presentato dal capogruppo Udc on. Maira ed avallato dall'assessore regionale al ramo dott. Russo: il nosocomio nisseno avrebbe così assicurate tutte le branche d'alta specialità e vedrebbe potenziato in maniera significativa il servizio del 118.
Nei lavori in aula non sono mancati casi di maggioranze a geometria variabile (leggasi trasversalismo), con il governo battuto a scrutinio segreto sull'emendamento presentato dal Pd, ma approvato grazie ai voti di tiratori franchi della maggioranza e che manda a casa i direttori generali che nel triennio precedente non hanno raggiunto gli obiettivi di bilancio negoziati, sforamento compreso; nonché casi di alleanze bipartisan come quella, una volta tanto a beneficio del territorio gelese, che ha visto l'on. Speziale del Pd e l'on. Leontini del Pdl fondere le rispettive singole proposte in una sola congiunta – successivamente firmata anche dall'on. Federico del Mpa e dall'on. Donegani del Pd – ed emendare l'art. 9 del Ddl 249/A in corso di discussione e approvazione in aula, in tema di accesso alla ripartizione delle risorse finanziarie ed a cui parteciperanno anche le aree industriali ad alto rischio (sicuramente Augusta, Gela e Milazzo): più precisamente, al fine del soddisfacimento delle esigenze di protezione della salute, in queste aree saranno individuate, con decreto assessoriale, le prescrizioni in materia di prevenzione individuale e collettiva, diagnosi, cura, riabilitazione ed educazione sanitaria per le patologie derivanti dagli insediamenti industriali e individuate le specifiche risorse.


Autore : Filippo Guzzardi

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