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notizia del 29/05/2011 messa in rete alle 12:32:38
Studio multicentrico dell’Aism, a fine estate i primi risultati
Oltre 300 i partecipanti al convegno scientifico che il coordinamento regionale Aism ha organizzato lunedì 23 maggio scorso, a Catania alle “Ciminiere”, nell'ambito delle iniziative per la Settimana Nazionale sulla Sclerosi Multipla. Da Gela la sezione provinciale Aism di Caltanissetta era rappresentata da una decina di persone.
Si è discusso sul tema: “La sclerosi multipla tra presente e futuro”. Dopo le polemiche sulla CCSVI (Insufficienza venosa cerebro spinale cronica) ritenuta la possibile causa della sclerosi multipla, imperversate su svariati network per tutto lo scorso anno, c’era molta attesa per le argomentazioni che il prof. Giancarlo Comi (nella foto) – direttore del Dipartimento di Neurologia dell'Irccs San Raffaele di Milano, direttore scientifico dell'Istituto di Neurologia Sperimentale di Milano e membro del comitato scientifico dell'Aism – avrebbe portato ai convegnisti. A chiare lettere, sia ai giornalisti convocati in conferenza stampa alcuni minuti prima del convegno, che ai convegnisti nel corso del dibattito, ha detto che si potrà mettere la parola fine alla polemica sull'esistenza di una possibile correlazione tra la sclerosi multipla e la CCSVI solo a conclusione di quest’anno. In sostanza lo studio finanziato da Aism-Fism dovrà accertare una volta per tutte se la Ccsvi (un'anomalia del flusso di sangue dovuto a restringimenti delle principali vene del sistema nervoso centrale) potrebbe concorrere al danno dei tessuti che caratterizza la sclerosi multipla. Numerose le autorità politiche provinciali, regionali e sanitarie presenti al convegno. I lavori sono stati aperti dal presidente Aism Sicilia Angelo La Via che, dopo il saluto delle autorità ha ceduto la parola al prof. Comi che ha affermato: “Lo studio Aism-Fism sarà risolutivo per la numerosità del campione che ha coinvolto e a settembre potremo avere già una prima analisi dei dati fin qui raccolti, poi la conclusione dello studio dovrebbe arrivare entro la fine del 2011”.
La ricerca, finanziata dall'Aism e dalla Fism per 1,4 milioni di euro, coinvolge 1200 soggetti con sclerosi multipla (di diversi tipi) e 800 pazienti di controllo, di cui 400 sani e 400 con altre patologie neurologiche. ''Vogliamo avere la mente aperta, esplorare tutte le strade, senza nessun pregiudizio – ha proseguito Comi – e testare l'ipotesi di correlazione formulata dal prof. Zamboni. In questo senso Aism e Fism stanno facendo uno sforzo ciclopico, anche se ci sono già molti studi internazionali che hanno rilevato la non evidenza di questo collegamento”. La sua relazione ha puntato anche a sottolineare che in questi ultimi anni sono stati registrati molti progressi ed ora la sclerosi multipla “si riesce a tenerla a bada” con le nuove cure. “Siate positivi – ha detto agli ammalati in stragrande maggioranza presenti al convegno – siamo nella fase in cui noi medici ricercatori dobbiamo potenziare la capacità di aggiornamento da un lato e dall’altro ricercare malato per malato il tipo di terapia e fornendo il massimo dell’assistenza possibile”.
Ha spiegato che a partecipare allo studio multicentrico saranno 43 centri clinici dislocati a macchia di leopardo in tutta Italia. In Sicilia ce ne saranno 8 con 2 sonologi certificati. I primi risultati potrebbero giungere alla fine dell’estate.
Autore : Nello Lombardo
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