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notizia del 01/06/2013 messa in rete alle 12:26:36
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Progetto oltre aria, stage a Palermo e Catania per studenti del Majorana
Con la formazione sul campo presso i laboratori dell’Università di Palermo e di Catania, si è concluso il Progetto oltre aria, attività di formazione e informazione avviata il 13 marzo scorso dall’Istituto tecnico per geometri Etttore Majorana di Gela, in collaborazione con la Crias (Centro interdipartimentale di ricerca in ingegneria e dell’automazione dei sistemi), con l’Università degli studi di Palermo e con il patrocinio della Regione Sicilia.
Obiettivo del corso, rivolto agli studenti delle quarte del Geometri e del Professionale (indirizzo elettrico e chimico-biologico,) è stata l’acquisizione della capacità di misurazione, di valutazione e di controllo dell’inquinamento dell’aria prodotto da fattori ambientali chimici, fisici e biologici, in zone a rischio come la nostra città. Ma il progetto della Crias non ha coinvolto solo gli studenti di Gela, ma anche quelli di altre zone ad alto impatto ambientale, per la presenza di raffinerie, come Priolo e Milazzo. Per le quarte del Geometri è stato previsto anche lo studio della nuova progettazione, impiantistica ed edilizia, ecosostenibile.
L’intero corso, i cui responsabili sono stati il prof. Vincenzo Gorgone, insegnante di Tecnologie delle costruzioni, e il prof. Calogero Ascia, insegnante di Progettazione costruzione impianti, è stato suddiviso in cinque incontri frontali, tenuti da docenti universitari e esperti esterni in qualità ambientale, a cui si sono aggiunte due giornate di formazione sul campo. Il tutto sotto la supervisione del prof. Onofrio Frenda, che ha tenuto i contatti con le due sedi universitarie. Il Cutgana (Centro universitario per la gestione e tutela degli ambienti naturali e degli agrosistemi), sito a San Gregorio, ha accolti gli studenti gelesi, per stimolarli alla tutela dell’ambiente.
«Gli studenti – ha dichiarato il prof. Ascia – hanno svolto il primo giorno di stage nel laboratorio naturalistico-ambientale Cutgana, centro interfacoltà dell’Università di Catania, dove hanno potuto conoscere, non solo il patrimonio naturalistico locale, mediante la visita alle grotte e alla riserva naturale, ma anche apprendere il rispetto consapevole dell’ambiente, mediante dimostrazioni tecno-pratiche. La salvaguardia dell’ambiente e la sensibilità alla questione delle energie rinnovabili, hanno rappresentato un punto fondamentale di questo progetto, e negli studenti si è avuto un accrescimento della sensibilità verso l’ambientali-smo e il risparmio energetico. Paesaggio, territorio, valutazione ambientale strategica, valutazione impatto ambientale, sono stati alcuni dei temi affrontati durante il corso»
Il progetto si è proposto nel produrre negli studenti una maggiore consapevolezza sull’importanza della tutela sulla salute umana e sulla necessità di innalzare gli standards di qualità di vita. La seconda giornata di stage, che è stata effettuata il 22 maggio scorso, presso i laboratori dell’Università di Palermo, ha costituito una grande opportunità per gli studenti, perché hanno potuto vedere da vicino sistemi di progettazione a basso impatto ambientale, che comportano un notevole risparmio nel consumo delle risorse rinnovabili.
«Interessante – ha aggiunto il prof. Ascia – è stata la visita alla casa intelligente, costruita con materiali ecosostenibili, per evitare gli sprechi, limitare l’impatto ambientale e integrare abitazione e la natura che ci circonda, oltre che ottimizzare i consumi. Deve essere questa la progettazione edilizia del futuro. Inoltre un’abitazione intelligente, oltre a migliorare la qualità della vita, migliora anche quella della sicurezza, mediante l’utilizzo di nuove tecnologie che permettono la gestione computerizzata degli impianti, dall’illuminazione alla climatizzazione e riscaldamento. Abbiamo effettuato una visita anche ad un sistema di impianti fotovoltaici»
Il progetto è stato accolto dall’istituto Majorana per far maturare negli studenti una sensibilità, non solo per il rispetto degli ecosistemi presenti, ma anche per il diritto alla riqualifica di quelli degradati. I corsisti hanno ottenuto un attestato di frequenza rilasciato dall’Università di Palermo, che darà loro la possibilità di avere dei crediti universitari, nelle facoltà di ingegneria.
«È stata un’esperienza interessane – ha dichiarato la studentessa Eleonora Presti – poter vedere da vicino, ciò che abbiamo studiato durante le lezioni. La tutela dell’ambiente, per noi che viviamo in una città con un alto tasso di inquinamento, diventa un’esigenza prioritaria»
Visto l’alta affluenza di frequenza e l’entusia-smo con cui gli studenti hanno frequentato il corso, ci sono tutte le buone intenzioni da parte dei professori, responsabili del progetto, di ripetere l’esperienza anche nel prossimo anno scolastico.
Autore : Filippa Antinoro
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