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notizia del 22/07/2013 messa in rete alle 12:19:25
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Mimmo Cuticchio, gelese all’Opera dei pupi di Pisa
Il suggestivo contesto espositivo di San Michele degli Scalzi ha ospitato la compagnia del puparo-cuntista Mimmo Cuticchio, alla presenza della dott.ssa Silvia Panichi, assessore comunale alla cultura e di Lina Bolzoni, docente di Letteratura italiana alla Scuola Normale. L’esposizione culturale, denominata “Donne Cavalieri Incanti Follia – viaggio attraverso l’immaginario dell’Orlando furioso” era suddivisa dalla mostra vera e propria e da uno spettacolo speciale della “Opera dei pupi” di cui è direttore-cuntista Mimmo Cuticchio. Numeroso il pubblico.
L’esposizione era dedicata proprio alla fortuna figurativa del poema ariostesco e il curatore dello spettacolo è stato uno degli eredi della tradizione dei “Pupi siciliani”, dichiarati dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità” sin dal 2001.
Il bravo puparo Mimmo Cuticchio è nato a Gela il 30 marzo 1948, mentre i genitori animavano uno spettacolo nella città natìa siciliana. Durante uno spettacolo la mamma di Mimmo, la sig.ra Lina Patti Cuticchio, ebbe le doglie e fu fatto sgomberare subito la sala gremita di pubblico.
«La vita di mia madre – racconta Mimmo nella prefazione “Tra le tele dell’opera”, a cura di Roberto Giambrone, è stata difficile, soprattutto in gioventù. Fu un’esistenza girovaga, i figli nascevano fra pupi saraceni e cristiani, giganti e nani, draghi e sirene, serpenti e ippogrifi».
Il padre di Mimmo, il puparo Giacomo, fondò “l’Associazione figli d’arte Cuticchio”, che si prefigge di salvaguardare l’arte dell’ “Opera dei pupi”.
L’arte del puparo-cuntista – è bene sottolinearlo – non è proprio facile. La musica, la scena, i personaggi si mescolano e si compenetrano ai paladini, ai saraceni. Il puparo-cuntista è il motore dell’intera azione. La voce, il battito del piede, il roteare della spada è un mestiere che necessita un lungo apprendistato e la conoscenza delle storie, le avventure dell’epopea cavalleresca, i paladini di Carlo Magno: Orlando, Rinaldo, la bella Angelica, i feroci saraceni, il traditore Gano di Magonza. Mimmo Cuticchio è un grande artista e lo abbiamo visto anche nella parte che ebbe nel film “Il padrino” di Francis Coppola.
Il «chi è » di Mimmo Cuticchio. Importante erede della tradizione dei cuntisti siciliani e dell'Opera dei Pupi, oggi iscritta tra i Patrimoni orali e immateriali dell'umanità dell'Unesco. Figlio del noto puparo Giacomo Cuticchio, nel 1973 apre a Palermo il Teatro dei Pupi Santa Rosalia. Nel 1977 fonda l'Associazione figli d'Arte Cuticchio, che si prefigge di salvaguardare l'arte dell'Opera dei Pupi.
È apparso, fra l'altro, nel film Il padrino - Parte III di Francis Ford Coppola. È anche attore che sa alternare sulla scena il tono cantilenante del cantastorie con vari stili e registri.
È stato coprotagonista del film Terraferma, di Emanuele Crialese.
Autore : Gino Alabiso
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