Corriere di Gela | Mariposa Latino con Monia e i due Salvo caraibici, salsa e Hip hop

Mariposa Latino con Monia e i due Salvo caraibici, salsa e Hip hop

Il viaggio intorno danze caraibiche non si ferma e questa volta è il turno della scuola Mariposa Latina di Monia Castellano in collaborazione con Salvo Calabrese. Entrambi sono accomunati dall’amore per il ballo e da un anno lavorano per lo stesso progetto. Monia insegna da diciassette anni, ha partecipato a diversi campionati italiani – posizionandosi sempre fra i primi posti – e nel 1994 è stata campionessa italiana. Salvo comincia sin da bambino e già all’età di sedici anni intraprende la strada dell’insegnamento, cominciando dalle palestre. Anche lui vincitore di campionati regionali.

“Se ho riaperto un’altra scuola di ballo – confessa Monia – lo devo soltanto a mio figlio che, come me, ha una passione sfrenata per il ballo. Per molti anni ho insegnato con Tony, mio partner di gare, nella nostra scuola New fashion dance. Poi ho smesso, volevo solo ballare per divertirmi”.

Salvo mi spiega come vengono strutturate le lezioni e i corsi di danza: ogni insegnante ha i propri gruppi e lavora con allievi diversi. Infatti, a collaborare Monia e Salvo, sono anche l’istruttrice Alessia Calderaro che insegna hip hop e Salvo Grillo che dà lezioni di salsa. Le specialità di ballo sono quelle apprese in tutte le scuole, ma “ci saranno delle novità – prosegue Castellano – che introdurremo con il nuovo anno e che riguarderanno il corso di danza classica”. Mariposa Latina, seppur ancora giovane, ha partecipato a diversi eventi pubblici come il “Primo trofeo città dei castelli”, a Caltanissetta. Lo scorso 11 dicembre è stata protagonista della gara che si è svolta ai Salesiani, alla quale hanno partecipato quasi tutte le scuole di ballo della città e della quale è stata anche promotrice. I due istruttori, personalmente, hanno raggiunto molti traguardi e avuto riconoscimenti a carattere regionale e nazionale, ma la scuola non ancora. Monia e Salvo sperano di poter esporre nella loro sala più coppe di quelle già presenti, “anche perché – affermano – molti ragazzi sono stata premiati e sono per noi motivo d’orgoglio”.

“Mi diverto tantissimo quando ballo – racconta Angelo, figlio di Monia e finalista in molte gare – e il mio corso preferito è l’hip hop. Come per la mamma, anche per me la danza è qualcosa di grande che si può esprimere soltanto vivendola”, e nel frattempo non smette di ballare e continua a provare la coreografia.

Monia racconta entusiasta di un suo ex allievo che ha fatto del ballo una grande passione ma soprattutto un mestiere. Grazie a lei – che anni fa fu la sua insegnante di balli latino-americani e lo indirizzò alla danza classica, per una preparazione completa – adesso balla a livello nazionale. E un altro piccolo orgoglio è l’insegnante di hip hop, Alessia Calderaro, che da Licata dà lezioni alla scuola di quella che, per molto tempo, è stata la sua maestra di ballo.

“Non mi piace definire l’hip hop solo come un genere – afferma Calderaro – perché non è esatto. L’hip hop è una grande cultura, racchiude in sé tantissime emozioni che si trasmettono attraverso movimenti continui del corpo, attraverso le musiche coinvolgenti, il ritmo che non puoi fare a meno di ballare e poi ha origini davvero interessanti e importanti che forse, oggi, sono un po’ banalizzate”. Monia e Salvo dicono di avere ancora poche coppie, ma non si scoraggiano. “Ciò che insegniamo sempre ai nostri ragazzi – concludono Castellano e Calabrese – è che la cosa più importante è esserci. E’ fondamentale ballare con amore e sentire che dentro di loro si sta muovendo qualcosa in grado di dargli delle vere emozioni. Vincere è senz’altro bello e appagante, ma non è tutto”.

Autore : Greta Smecca

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