Corriere di Gela | Il nuovo papa, secondo i pronostici

Il nuovo papa, secondo i pronostici

Stavolta i pronostici sono stati rispettati tutti: conclave breve e proclamazione del cardinale Joseph Ratzinger a nuovo papa, con il nome di Benedetto XVI. La Chiesa Universale ha dunque il suo nuovo pontefice che, affacciandosi alla finestra di S.Pietro ha subito colpito per la frase "Io, umile servo della vigna del signore", ma anche per una visibile emozione, quasi una sorta di timidezza, certo insospettabile in un uomo che – insieme al suo predecessore Giovanni Paolo II – ha fatto la storia della Chiesa di almeno quest'ultimo quarto di secolo.
Il nuovo papa, secondo i pronostici.
L'ultimo papa che aveva preso il nome di Benedetto (XV) era stato il pontefice Giovanni della Chiesa, il quale aveva condannato apertamente la Prima Guerra Mondiale, e aveva seduto la cattedra di Pietro dal 1914 al 1922. Ora, nel tedesco Joseph Ratzinger – nato in un piccolo paese della Baviera – la scelta di chiamarsi Benedetto, come S. Benedetto Patrono d'Europa, assume un preciso significato, che è quello appunto di ribadire - in continuità con il suo predecessore Giovanni Paolo II - la necessità e l'urgenza di un riconoscimento delle radici cristiane d'Europa, ove i politici e i burocrati "senza anima" hanno invece voluto disconoscere questo patrimonio genetico del vecchio continente, partorendo una costituzione "monca". Ritenuto conservatore e tradizionalista, il settantottenne Ratzinger, che dal 1981 ha ricoperto l'incarico di Prefetto della Dottrina della Chiesa e che era anche il Decano del Collegio Cardinalizio, è stato ora chiamato a prendere la difficile eredità di Karol Wojtyla, di cui peraltro fu molto amico. .
La sua elezione è quindi sulla via della continuità del Magistero della Chiesa, sebbene Benedetto XVI -proprio per il suo rigore – ha già spaventato taluni che all'interno della stessa Chiesa non la pensano come lui, ed anche gran parte del laicato più "liberale". D'altronde, qualora ci fossero stati dubbi sul pensiero del nuovo papa, egli li aveva già fugati definitivamente durante la Celebrazione Eucaristica pro-erigendo papa, officiata da lui prima dell'inizio del Conclave. lì, Ratzinger aveva condannato apertamente la dittatura del relativismo, l'umanesimo immanentista, il marxismo, l'individualismo radicale, il libertinismo, tutte le sette e le filosofie che allontanano dall'unico vero Dio. Ed ancora, aveva molto colpito – durante la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo – l'aperta condanna di Ratzinger di una chiesa ove "dimorano la sporcizia e lo scandalo". Un papa quindi che si presenta subito sulla ribalta del mondo, cristiano e non, con le idee chiare, e con una onestà dottrinale ed intellettuale, che non lascia spazi ad ambiguità o doppie interpretazioni. Tuttavia sarebbe sbagliato pensare ad un pontefice chiuso su se stesso, non aperto al dialogo. Siamo certi piuttosto che Benedetto XVI, pur non avendo la comunicatività del suo predeccessore, saprà comunque muoversi bene sul solco da lui disegnato e sorprenderà non pochi per i benefici che porterà alla Chiesa, per come saprà interpretare i cambiamenti della società, ma anche per il contributo che porterà alla causa della pace e della solidarietà fra le nazioni.

Autore : Gianni Virgadaula

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