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Corriere di Gela | Legambiente, da tre anni in lotta per combattere l’inquinamento
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notizia del 21/06/2008 messa in rete alle 11:50:49

Legambiente, da tre anni in lotta per combattere l’inquinamento

Numerose le problematiche ambientali nel nostro territorio, purtroppo spesso poco considerate. Risale a circa 3 anni e mezzo fa la creazione dell’associazione Legambiente, che si occupa di questo aspetto e del miglioramento della situazione nel territorio di Gela.
Legambiente è l’associazione di volontariato strutturata in commissioni che si occupano delle diverse problematiche ambientali. Tra queste, la commissione acque si occupa del monitoraggio del livello di inquinamento delle acque marine. Acquisire i dati sui sistemi di depurazione e capire l’influenza che il fattore inquinamento ha sulle acque marine è il primo passo. Lo stesso processo avviene per l’inquinamento industriale. Questa associazione pone alla base il cosiddetto “ambientalismo scientifico” attraverso il quale si ottengono le informazioni necessarie sul problema. L’educazione ambientale viene inoltre portata nelle scuole. Educazione e formazione soprattutto nelle scuole primarie permette una sensibilizzazione efficace. Insieme alla struttura nazionale sono state attuate campagne di sensibilizzazione ad esempio “Spiagge e fondali puliti”, iniziativa che si ripete da ben 5 anni, a tutela della fascia costiera. Il rispetto delle nostre spiagge è il primo passo verso un minore inquinamento. Purtroppo i luoghi condivisi da tutta la cittadinanza sono spesso e volentieri maltrattati. Le indagini a livello territoriale parlano chiaro, mostrando una reale non curanza di questi luoghi.
Per approfondire la tematica ci rivolgiamo al presidente di Legambiente Gela, Pietro Lorefice (nella foto).
– Quali sono i principali obiettivi di Legambiente?
«I principali obiettivi dell’associazione sono l’informazione scientifica e l’analisi obiettiva, con l’aiuto di professionisti qualificati. Grazie agli esperti, quali chimici industriali, ingegneri ambientali e architetti possiamo affrontare le varie problematiche con un approccio tecnico-scientifico. Principalmente nel breve periodo, cerchiamo di fare pressione agli organi politici che non hanno messo sufficiente forza per contrastare l’attività deleterea del petrolchimico di Gela. Affronteremo inoltre la questione “acqua” che non riguarda solo le acque costiere ed interne ma l’acqua potabile e l’acqua per usi irrigui. L’anno scorso abbiamo partecipato ad una trasmissione, in quel contesto abbiamo puntato l’accento sul cattivo uso fatto finora delle risorse idriche, in particolare quello delle dighe del nostro territorio. Speriamo a breve di creare un gruppo che si occuperà del sistema di distribuzione idrico, e al bene “acqua” in generale. L’attenzione va anche alle storture che la normativa regionale ha portato nella gestione; per il territorio di Caltanissetta mi riferisco alla società che ha avuto in appalto per 30 anni il servizio idrico, che sta portando non pochi problemi di natura tariffaria ed altro. Il lievitamento delle tariffe dell’acqua per il consumatore finale non corrisponde ad un reale miglioramento del rapporto qualità-quantità dell’acqua. Stiamo pensando inoltre di realizzare il cosiddetto “Eco sportello” a servizio degli utenti per assistenza in alcuni settori precisi, quali l’energia alternativa. L’eco sportello metterà a disposizione delle professionalità per consigliare risparmi e riduzioni delle bollette dei cittadini gelesi».
– Esiste un legame con la struttura nazionale?
«Si, il legame è abbastanza consolidato, in quanto il circolo di Gela è tenuto molto in considerazione sia dalla struttura regionale, che da quella nazionale. Sul piano nazionale Legambiente è formata da un organizzazione centrale, dai comitati regionali e dalle singole associazioni. Non esistono strutture provinciali, tutte le associazioni esistenti hanno un proprio statuto e una propria autonomia. La struttura nazionale ha più volte posto l’attenzione sulle vertenze relative le problematiche dello stabilimento. L’area di Gela è inserita nei siti delle bonifiche a livello nazionale, anche se di fatto sono ben poche quelle attuate. Ad oggi stiamo cercando di stilare un protocollo d’intesa da sottoporre ai vertici Eni per poter mettere in campo uno studio sulle principali fonti di inquinamento. L’Eni ha dato la sua disponibilità. Circa un anno e mezzo fa il nostro circolo ha presentato un report sulla situazione ambientale gelese e sull’incidenza della centrale termoelettrica che va a petcoke. L’Eni afferma che esiste un apparecchiatura che abbatte totalmente gli inquinanti più pericolosi».
– Per quale motivo aderite al progetto Cesvop?
«Legambiente è stata tra le prime ad aderire alla nascita della delegazione di Gela. Siamo convinti della possibilità di lavoro in partnership, unendo le forze buone della città. Nonostante sia l’unica associazione ambientalista, crediamo che con progetti comuni si possa collaborare e lavorare insieme. Questo rapporto di collaborazione potrebbe essere il primo passo per rivalutare il nostro contesto».


Autore : Martina La Gristina

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