Corriere di Gela | La Conchiglia ha ceduto di schianto

La Conchiglia ha ceduto di schianto

E’ crollato, proprio all’inizio dell’estate, il tetto della terrazza del lido “La Conchiglia” (nella foto). Era una fabbrica di sogni, un simbolo irripetibile di un’epoca d’oro del turismo gelese, che va dal 1958 al 1964, fatto costruire dai fratelli Ventura, su progetto di Filippo e Salvatore Trubia.
In quel periodo tanti forestieri vivevano l’estate gelese, che era proprio un incanto. La spiaggia pullulava di gente proveniente da diversi centri della Sicilia.
“La Conchiglia” era allora uno dei più rinominati locali by night dell’Isola, frequentato da molte famiglie, con tanta voglia di divertirsi, al suono della mitica orchestrina “Zero Sei”.
I fratelli Ventura con una magica formula e la loro capacità organizzativa, fecero de “La Conchiglia” un locale vivace e splendido. La grande pista da ballo sembrava un mondo incantato, dove nelle serate di sabato e domenica si ballava spensieratamente e si fraternizzava.
Il lido sembrava vestito solo di sogni e di luci e fu pronube di tanti matrimoni. Anch’io mi recavo a ballare con la mia ragazza, che poi diventò mia moglie.
A “La Conchiglia” si esibirono noti cantanti e delle vedettes: Milva, Domenico Modugno, Claudio Villa, Peppino di Capri, Albano, Massimo Ranieri, Lucio Dalla, Quartetto Cetra. Fecero spettacolo i presentatori Mike Buongiorno, Corrado, Pippo Baudo. Quelle serate mondane vengono oggi ricordate con nostalgia.
Sulla sua terrazza vennero elette in estate tante reginette di bellezza, si organizzarono manifestazioni culturali, concerti, sfilate di moda. Il lido in estate diventava il cuore pulsante della città, il ritrovo più elegante di Gela.
Col crollo del tetto della terrazza sono crollate improvvisamente tanti sogni del passato. Tanti fantasmi…

Autore : Gino Alabiso

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