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notizia del 07/02/2007 messa in rete alle 11:49:27
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Stampa locale e cittadinanza attiva
Sabato scorso, nell’aula magna del liceo classico “Eschilo”, si è tenuto il convegno “Informazione giornalistica e cittadinanza attiva”, promosso dal Rotary club. Dopo i ringraziamenti di rito, l’avv. Elisa Nuara, presidente del club service, ha presentato gli ospiti e illustrato l’argomento in discussione, ponendo un quesito su cui da sempre e ovunque si è sviluppato un ampio e controverso dibattito: l’uso scorretto dell’informazione spesso sfocia nella violazione dei diritti del cittadino, nel momento in cui ci si appropria di documenti non pubblici, e quindi invadendo una sfera privata
L’occasione è servita anche per presentare il libro scritto a quattro mani, da Don Giuseppe Costa, salesiano, esperto di comunicazione e docente universitario, e da Giovanni Paoluzi, ordinario di Giornalismo alla Lumsa. Il libro – Giornalismo, teoria e pratica – è un manuale per studenti della comunicazione (leggi recensione a seguire).
Alla tavola rotonda hanno partecipato il sindaco Crocetta, il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Franco Nicastro, il caporedattore di Raitre Sicilia, Vincenzo Morgante, il Gip del tribunale di Gela, Lirio Conti, la redattrice del quotidiano La Sicilia e docente universitaria Maria Lombardo.
A parlare di informazione locale e cittadinanza attiva sono stati invitati il direttore del settimanale di ispirazione cattolica L’amico del popolo, don Carmelo Petrone, di Agrigento, e il direttore del settimanale Corriere di Gela, Rocco Cerro.
Il sindaco Rosario Crocetta ha parlato dei benefici portati dall'invenzione della stampa, artefice, assieme alle lotte civili, dell’avvento dello sviluppo della democrazia.
“Il giornalismo – ha detto Crocetta – ha partecipato in occidente anche alla formazione dell’opinione pubblica”. Ha poi aggiunto che “il passaggio dalla cultura amanuense alla cultura industriale ci ha aperto tante prospettive, che spesso, però, vengono violate da un uso scorretto del mezzo”.
A tirare le fila del dibattito è stato Morgante, direttore del tg3 Sicilia.
Un uso corretto dell’informazione giornalistica, secondo Morgante, sta alla base di ogni civiltà. “Il giornalismo – ha detto – è un’attività delicata, quasi una missione; occorre pertanto applicare una rigida etica deontologica”.
Rocco Cerro ha aperto la serie di interventi specifici, affrontando la complessa problematica legata all’informazione locale, al suo ruolo nel territorio e alle insidia che ne minano l’autonomia. Ha parlato della sua esperienza di direttore di un settimanale che è riuscito a sopravvivere per 22 anni, delle pressioni, ritorsioni e tentativi di imbavagliamento subiti in momenti assai difficili per la società gelese.
“I giornali locali – ha detto Cerro – svolgono un ruolo importante per il territorio, facendo della territorialità il loro vero punto di forza. Un’esperienza altamente formativa – ha aggiunto – ma ricca di insidie. Alla stampa locale mancano le tutele, non ha gruppi editoriali alle spalle, non dispone di risorse finanziarie e per questo è resa viva solo da una grande passione”.
Cerro ha dato atto al sindaco di aver saputo incassare le critiche rivoltegli nel corso del suo mandato, riconoscendogli il dono della tolleranza nei confronti della stampa.
Padre Carmelo Petrone (nella foto), sacerdote agrigentino, si è soffermato sul ruolo della stampa di ispirazione cattolica, parlando dei cinquant’anni del suo settimanale “L’Amico del popolo”.
E’ stata poi la volta della giornalista Maria Lombardo, responsabile delle pagine di spettacolo del quotidiano La Sicilia e docente all’Università di Catania, che ha parlato del ruolo di un giornalista che opera all’interno di una redazione, con responsabilità dirette per il settore di competenza.
Il magistrato Lirio Conti ha incentrato il suo intervento sugli aspetti giuridici e deontologici che investono la professione del giornalista e più in generale il mondo dell’informazione, sollevando qualche obiezione sulla responsabilità diretta della magistratura nei casi di fughe di notizie.
A Lirio Conti ha fatto da controvoce il direttore di Raitre Sicilia Morganti e il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Franco Nicastro. “Quando il giornalista pubblica una informazione riservata – vedi un invito a comparire, un’informazione di garanzia – quasi sempre – hanno detto sostanzialmente Morgante e Nicastro – c’è quasi sempre la complicità del magistrato che emette il provvedimento”. Nicastro ha poi accennato alla vertenza in atto per il rinnovo dei contratti dei giornalisti. “Si tratta di un tentativo da parte dei colossi dell’editoria di limitare l'autonomia della stampa. Il precariato, insomma, fa comodo agli editori, non solo per una questione economica”.
In chiusura, Don Costa e Angelo Paoluzzi hanno parlato del loro libro, Giornalismo, teoria e pratica. Il libro accompagna il lettore nel fascinoso mondo dell’informazione, rivolgendosi prevalentemente ai giovani che studiano Comunicazione. “Giornalisti – hanno sostenuto Costa e Paoluzi – non si nasce più, ma ci si diventa solo dopo uno studio specifico”.
Impeccabile l’organizzazione della serata curata dal segretario del Rotary, ing. Pino Morselli, e dal prefetto, dott. Salvatore Comunale.
A fine serata, tutti a casa di Marisella Aldisio per un ricco buffet.
Impeccabile l’organizzazione
Autore : Alessandra Cascino
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