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notizia del 09/07/2012 messa in rete alle 11:48:02
Queste strisce blu sono abusive
Non sono pochi coloro che pensano che la questione delle strisce blu, a Gela (come altrove, invero) vada decisamente rivista. Lo suggerirebbe, innanzitutto, il Codice della Strada. In particolare, l'art. 7 sulla “Regolamentazione della circolazione nei centri abitati”, al comma 6 dispone che «Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico». Questa disposizione, in senso letterale, basterebbe da sola a qualificare “abusive” larga parte delle strisce blu presenti in città. Il che mal si concilia con la battaglia all'abusivismo in senso lato intrapresa.
Anche volendo operare una forzatura interpretativa della norma, considerando idonea al traffico veicolare la sola corsia di marcia (e non cioè l'intera carreggiata), sui 2,7 metri necessari (corsia di marcia nei centri urbani) che dovrebbero essere sempre e comunque rispettati, se prendiamo ad esempio la centralissima “Via Cairoli” (a senso unico sia ad est che ad ovest), in più punti della stessa permangono forti dubbi. Parimenti, analoghe perplessità emergono sulla percentuale delle aree destinate alle piattaforme di “parcheggio senza custodia e dispositivi di controllo” (strisce bianche) che ai sensi del comma 8 dello stesso articolo 7 dovrebbe essere «adeguata» rispetto alle aree di parcheggio custodite o con dispositivi di controllo anche senza custodia (strisce blu).
Per non parlare poi della distanza di almeno 5 metri dalle intersezioni (art. 158).
La notizia per la quale, a partire da questo mese, sostare al parcheggio “Arena” di giorno (delle 8 alle 20) e di notte (dalle 20 alle 8 dell'indomani) costerà solo 1 euro, finisce (a dispetto della buona ratio) col ridursi ad un palliativo, intorno ad un argomento che continua a far discutere molto e non solo, considerato che anche la Prefettura e la Procura sono state interessate con documenti ed atti finiti nei rispettivi tavoli. Il pomo principale della discordia riguarda il contratto con la AJ Mobilità che secondo diversi esponenti del civico consesso viene violato da quest'ultima (troppi stalli, non assunzione 48 dipendenti a regime, violazione impegni sui parcheggi arena e caposoprano) a danno dei cittadini gelesi. Del resto, la società di Spoleto sembra averci fatto il callo visto che quello di Gela, fra i comuni con cui collabora in regime di convenzione, non è un caso isolato. Altre controversie insistono a Cagliari, Villafranca Tirrena, Campobasso, Avezzano, Nettuno e così via. A Velletri il comune ha optato per la risoluzione del contratto causa inadempienza. D'altra parte, a Gela la polemica sulle strisce blu ha investito anche i vigili urbani, con il Presidente della Commissione Annona (in quota Mpa) che, dopo aver - per protesta contro il comando della polizia municipale - presentato le dimissioni da tale carica, subito dopo rigettate, ora minaccia persino di uscire dalla maggioranza.
Va aggiunto che il dibattito sulle strisce blu oltrepassa i confini gelesi. Battagliere associazioni, con tanto di sentenze a supporto, ne invocano l'illegittimità nel momento in cui un Comune non si sia ancora dotato del Put (Piano Urbano di Traffico) che le preveda espressamente e sono da ritenersi comunque decadute, nell'isola, laddove rientrano nelle Ztl (Zone a traffico limitato) che il Tar Sicilia nel 2008 ha bloccato. La tesi opposta è che, rifacendosi esclusivamente al Codice della Strada, le strisce blu non sono affatto legate all'emanazione del Put (lasciando perdere le Ztl) e che, semmai, il Put deve conformarsi “alla situazione di fatto” esistente nel definire le aree di sosta (riservate, libere, a pagamento, a tempo, ecc.)
Autore : Filippo Guzzardi
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