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| notizia del 19/10/2005 messa in rete alle 11:42:44 La pillola abortiva, negazione del valore della gravidanza? E’ cronaca di questi giorni: la pillola abortiva RU486, dopo il placet dei politici di turno aveva iniziato la sua sperimentazione presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino in regime di Day Hospital. Il 21 Settembre il Ministro della Sanità, Francesco Storace, a mezzo di una ordinanza, stoppa la sperimentazione con la richiesta di una maggiore tutela per le donne e interventi praticati sempre in regime di ricovero, nel rispetto rigoroso delle procedure e delle indicazioni del Consiglio Superiore della Sanità. I ginecologi in congresso a Bologna si sono espressi a favore della pillola abortiva ma solo se somministrata in ospedale e sotto stretto controllo medico. Commenti negativi giungono dalla Chiesa. A dire di don Benzi, la pillola abortiva e il suo uso costituiscono un ulteriore offesa per le donne. Dopo lo stand-by imposto dal Ministero della Sanità riprende il 5 ottobre la sperimentazione sempre all’Ospedale Sant’Anna dopo che il Comitato Etico della Regione Piemonte ha accertato che il nosocomio designato aveva soddisfatto tutte le richieste del Ministro Storace garantendo, tra l’altro, ricoveri per il trattamento della procedura abortiva. Numerose donne hanno già avanzato richiesta di essere messe in lista di attesa per sottoporsi al trattamento afferente la somministrazione della RU486. Ma cosa è la pillola RU486? Rosario Ferraro (nella foto accanto al titolo) medico ginecologo all’Azienda Ospedaliera di Gela chiarisce: "La pillola RU486 è una pillola che provoca forti contrazioni uterine tali da provocare l’espulsione del feto. Si può usare, però, entro la 7° settimana di gravidanza. Il suo utilizzo tardivo potrebbe provocare emorragie E’ previsto il ricovero della donna che la assume perché alcune volte, quanto l’espulsione non è totale, occorre praticare un raschiamento". – Perché potrebbe essere preferita rispetto ad altri mezzi di contraccezione? "Perché non si praticano interventi invasivi nè anestesie E perché il trattamento si riduce all’assunzione di un’ unica pillola". – Nel nosocomio gelese si registrano aborti? "Si. C’è un medico interruttore che effettua in media 3 interventi settimanali". – Quale è l’età media delle donne che fanno richiesta di aborto? "20-25 anni". – L’Azienda Ospedaliera di Gela ha in programma l’adozione della pillola RU486? "Non è possibile adottare sic et simpliciter il trattamento abortivo della RU486. La Regione Sicilia non ha, ad oggi, deliberato in materia. Non dobbiamo, comunque, ignorare che l’uso della pillola di cui in oggetto è ancora in fase sperimentale e, attualmente, la sua sperimentazione è appannaggio dell’Ospedale Sant’Anna di Torino". – Quali rimedi suggerirebbe per evitare gravidanze indesiderate? "La pillola, la spirale intra uterina device nonchè metodi naturali. Ritengo che fondamentale, allo stato dei fatti, sia una prevenzione della gravidanza indesiderata. Per ottenere ciò occorre opportuna e capillare informazione sul territorio attraverso le strutture socio-sanitarie come i consultori, i mass-media e soprattutto le scuole". – Cosa pensa della pillola RU486? "E’ un aborto legalizzato molto diffuso in altri Stati Europei, come la Francia per esempio. Personalmente ritengo che la pillola RU486, con il suo uso una tantum, sia un metodo che banalizza l’aborto e assume una valenza tale da non far comprendere alle donne l’importanza della gravidanza". Autore : Graziana Cannadoro » Altri articoli di Graziana Cannadoro |
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