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Corriere di Gela | Crocetta e il destino del calcio
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notizia del 01/06/2004 messa in rete alle 11:40:04
Crocetta e il destino del calcio

Se nella commedia italiana degli anni ’80 Lino Banfi era “l’allenatore nel pallone”, Rosario Crocetta rischia di essere ricordato come “il sindaco nel pallone”. Ma dico io, chi glie lo fa fare, al Sindaco del Rinascimento, di andarsi a impelagare nelle diatribe tra dirigenti ed ex dirigenti del Gela calcio, lui che al campo sportivo non ha fatto che qualche fugace apparizione durante l’attuale sindacatura, mentre in passato non ha mai seguito le vicende della squadra calcistica locale?
Della vicenda del passaggio delle consegne alla guida del Gela, vicenda in continua giornaliera evoluzione, si parla nella pagina sportiva di questo periodico. Ma qualche considerazione va comunque fatta.
Dopo la trasferta di Ragusa, Fraglica an-nuncia la volontà di cedere gratuitamente la Società, affidando al Sindaco l’incarico di trovare chi dovrà subentrare. A fine campionato si offre l’ex Presidente Lisciandra con una cordata di imprenditori, al quale il Sindaco presenta “un foglietto” da cui si dovrebbe evincere che la Società è in attivo e non ha debiti. Un foglietto? Ma stiamo scherzando? Quale imprenditore mai rileverebbe un’azienda sulla base di quattro cifre scritte su un foglietto? Neanche ai tempi del baratto si usava fare in questo modo!
La seconda puntata della telenovela è tuttora un mistero, con il Sindaco e Fraglica che si smentiscono a vicenda: ma non potevano mettersi d’accordo prima di parlare? Sì, perché il Sindaco comunica che Fraglica in effetti non vuole cedere, subito smentito dallo stesso Fraglica che invece dichiara di volere cedere a tutti i costi.
Nel frattempo Crocetta trova la soluzione al problema: l’azionariato popolare, con quote di 1.000 Euro ciascuna. E qui siamo veramente “nel pallone”, perché nessuno che sia ancora in possesso delle proprie facoltà mentali darebbe mai i propri soldi per partecipare ad una società senza conoscerne la situazione patrimoniale, gli eventuali debiti, il piano economico futuro, e tra l’altro senza la minima possibilità di avere voce in capitolo.
Lisciandra aveva chiesto proprio questo: la verifica del libri sociali del Gela per avere cognizione del patrimonio sociale. In prima battuta, sia il Sindaco che Fraglica avevano dichiarato che la Società godeva di buona salute (era scritto sul foglietto…), ma nell’ultima intervista Fraglica si è lasciata sfuggire l’esistenza di alcune centinaia di milioni di debiti.
La fine della telenovela potrebbe avvenire grazie all’autorevole intervento dell’assessore allo sport, Donegani, che, togliendo Crocetta dall’”incartamento” in cui si è andato a cacciare, ha posto un ultimatum: se Fraglica vuole veramente cedere, firmi le dimissioni e andiamo subito a concludere la trattativa con Lisciandra. Finalmente una presa di posizione sensata, da parte di uno che “nel pallone” non c’è ancora andato!


Autore : Giulio Cordaro

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