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Corriere di Gela | Nell’agenda del Sindaco
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notizia del 10/01/2006 messa in rete alle 11:36:00
Nell’agenda del Sindaco

Caro Sindaco (o caro Rosario, se preferisci), é la prima volta, dopo 22 anni di edicola, che il Corriere esce senza parlare di sé nell’editoriale di inizio d’anno. In queste occasioni si é soliti rinnovare l’impegno con i propri lettori. Lo diamo per scontato. I lettori ce lo permetteranno. Lo spazio, stavolta, lo dedichiamo ad un promemoria che vorremmo appuntassi nella tua agenda di lavoro per questo 2006 appena iniziato. Lo facciamo convinti di interpretare il pensiero di molti cittadini gelesi.
Tutti vogliono che la battaglia da te intrapresa per l’affermazione della legalità debba continuare ma al tempo stesso chiedono che le tue energie non vadano impiegate tutte in questa direzione. Ecco cos’altro si potrebbe fare.
1. Turismo. Avviare una seria politica per lanciare il settore, con interventi concreti, duraturi e mirati a portare nuova ricchezza. Puntare sul mare e sui beni archeologici. Investire risorse per ammodernare il lungomare, iniziando dalla regolamentazione degli insediamenti commerciali, oggi in uno stato di vera giungla.
2. Teatro. Se lascerai la carica senza aver fatto quantomeno riprendere i lavori, nessuno te lo perdonerà.
3. Università. Abbandonare l’idea di aderire al Consorzio di Caltanissetta. Gela se ne può permettere uno con i comuni di Butera, Niscemi, Mazzarino, con l’Eni e con l’Asi. Con un milione di euro l’anno, si può andare avanti da soli. Legarsi ancora con il capoluogo é anacronistico e controproducente. I nisseni finirebbero con l’asservirci.
4. Stadio. La promozione in C1 del Gela avrebbe dovuto allertare la politica sulla necessità di mettere mano al progetto di un nuovo stadio. Se la squadra dovesse disputare i play off per la B e – o per fortuna o per bravura – dovesse farcela, ci toccherà chiedere ospitalità a Caltanissetta. Una mortificazione. Magari i tempi non permetterebbero di evitarlo, ma ci vergogneremmo di meno se intanto andasse avanti il progetto per il nuovo stadio. Di certo é che a Gela non si potrebbe giocare. 5. Provincia. Già che ci siamo, ricordati che in questi tre anni di sindacatura, a parte qualche sporadico accenno – forzato o dettato da opportunità elettoralistiche – non hai mai mosso un dito per rilanciare la vecchia aspirazione di questa popolazione. Possiamo capire – ma non giustificare – l’inerzia e la sciattezza dei nostri tre parlamentari, frenati dalla miserabile difesa di interessi di bottega – ma il tuo silenzio francamente non si spiega. Tu sei l’unico che può intestarsi, con buone possibilità di successo, questa battaglia che, se vinta, cambierebbe il volto e i destini di questa città. I gelesi, ne siamo certi, ti seguirebbero in massa. La sede c’é già: l’ex Convitto Pignatelli. Sarebbe molto meglio passare alla storia per questo!


Autore : Rocco Cerro

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I Vostri commenti
Caro Direttore, ho letto con piacere e vivo interesse il Tuo editoriale, dal titolo

Autore: elio cultraro
data: 12/01/2006
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