|
notizia del 21/06/2004 messa in rete alle 11:31:58
La robotica a scuola
All’Itis ci si proietta nel mondo del lavoro, quello particolare dell’elettronica, dell’elettrotecnica, della chimica, della meccanica e dell’informatica. E si progettano e realizzano Robot tuttofare. Uno lo ha progettato e costruito Antonino Di Stefano, studente della V Elettrotecnica con la supervisione della prof.ssa Donatella Faraci che nell’Istituto Tecnico insegna Sistemi.
La “macchina” costruita è un robot a tutti gli effetti: assemblato e programmato sarà, infatti, in grado di interagire con l’ambiente che lo circonda. Ma è anche molto di più. Nato dalla collaborazione con Parallax, produttore leader di dispositivi elettronici per il controllo e la gestione di sistemi, è l’evoluzione di un prototipo garantito per semplicità di realizzazione, qualità delle prestazioni e flessibilità. In breve, si tratta di un vero e proprio laboratorio, adatto alle più svariate sperimentazioni relative alle nuove tecnologie in generale e alla robotica in particolare.
La Parallax è una società americana, leader nel settore dell’elettronica applicata. Negli anni ha sviluppato una famiglia di Microcontrollori (Basic Stamp), computer in miniatura ad alta prestazione che, uniti a un linguaggio di programmazione semplificato (PBasic), ha rivoluzionato l’approccio alla robotica. Il microcontrollore che è montato sul robot, è lo strumento ideale per poter imparare le basi dell’elettronica e della programmazione, ma anche per eseguire esperimenti di fisica e matematica.
Inoltre, grazie ai dispositivi allegati, diventa possibile personalizzare il robot, e, in collaborazione al microcontrollore, è possibile far fare al robot (quasi) tutto: animarlo, registrare la temperatura, dare l’allarme in caso di blackout, fungere da antifurto monitorando la porta, eseguire determinate azioni in relazione a fonti di luce, eseguire determinate azioni in relazione a fonti sonore (anche la voce), creare complicati algoritmi di navigazione per la risoluzione tracciati o labirinti, simulare processi industriali automatizzati attraverso l’utilizzo di un braccio meccanico, eseguire comandi in remoto attraverso i raggi Ir (infrarossi).
Autore : Graziana Cannadoro
» Altri articoli di Graziana Cannadoro
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|