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notizia del 11/01/2003 messa in rete alle 11:27:54
Il pittore Iudici cavaliere dell’Etruria
E’ stato conferito dall’AccademiaItaliana “Gli etruschi” il titolo di Cavaliere del’Etruria al pittore gelese Francesco Iudici (nella foto) per altissimi meriti artistici. Il riconoscimento è stato assegnato al pittore Iudici dal rettore dell'accademia prof. Giovanni Mazzetti nell’ambito di una manifestazione promossa presso l’hotel Lorena di Grosseto, unitamente alla consegna di una pregiata pergamena e della coppa “Regione Maremma - Città di Grosseto 2002”. Il pittore aveva partecipato a questa importante iniziativa culturale con tre opere pittoriche: “Terrazza sul Mediterraneo”, “Ricordi della mia terra” e “Sinfonia per la mia terra di Sicilia”. La cerimonia è stata presieduta dall’on. Enrico Ferri, dal dott. Vincenzo Gherghi, dalla presentatrice Rai Margherita Viaggi e dal presidente regionale dell’Accademia Angela Simonelli. Franco Iudici, assieme ad altri pittori locali, porta alto il buon nome di Gela, facendolo conoscere attraverso le opere d’arte che riscuotono meraviglia e consensi di critica e di pubblico. E’ un bravo pittore di Gela. Autodidatta, attento e scrupoloso nel dare il meglio di se a quello che è per lui il suo passatempo preferito: l’arte di rappresentare se stesso mediante la pittura ad olio ed acquerello, immortalando e storicizzando fatti, paesaggi e passioni che sono suoi. La componente poetica essenziale della sua pittura è certamente il senso della solitudine. L’arte di Franco Iudici, infatti, rifugge in maniera assoluta dalla cronaca. Essa diventa contingente, poichè vuole appartenere a tutti, vuole soprattutto, recuperare quei valori eterni, che solo la natura posta al di fuori dall’avvicendarsi delle stagioni ci può offrire. Il suo mondo pittorico è decisamente mediterraneo, solare, luminoso. I suoi paesaggi, le sue nature morte, le sue marine non sono mai desolati od ombrosi. In lui non si nota mai un pur minimo cedimento alle seduzioni impressionistiche della luce colta nel suo estemporaneo divenire, bensì un preciso impegno – morale oltre che estetico – a rivivere ogni pretesto emotivo secondo le esigenze d’un canone stilistico che l’artista stesso è andato imponendosi, via via che la sua personalità maturava ed il suo linguaggio si faceva consapevole. Così l’impasto cromatico assume per Iudici un’importanza determinante perchè dalle sfumature, dallo spessore del colore, dalla consistenza delle sovrapposizioni deriva quello specifico valore con il quale l’artista conferisce una funzione plastica. Così, pur rifuggendo a qualsiasi compiacimento edonistico, Franco Iudici attribuisce preziosità squisita alle sue superfici cromatiche, rivelando una solidità d’impianto e un temperamento vigoroso ad onda di un pudore in cui l’artista nasconde la propria indole romantica.
Autore : Emanuele Zuppardo
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