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notizia del 30/04/2007 messa in rete alle 11:19:10
Gela zona franca? Il Comune ci prova
Gela potrebbe diventare zona franca acquistando una forte valenza strategica ai fini dello scenario futuro dello sviluppo del territorio.
Infatti il Comune di Gela ha avviato, per gli effetti di una delibera Cipe del 2004 la pianificazione strategica del territorio “Gela 2020”, ponendo le basi per una apertura della sua economia ai mercati esteri divenendo una sorta di porta di accesso privilegiata nell’ambito dell’economia globale. Una zona franca sicuramente rappresenterà una grande opportunità per l’imprenditoria locale in quanto prevede che le imprese insediate e che si insediano sul territorio selezionato possano beneficiare di sgravi contributivi e di esenzioni fiscali, soprattutto in favore delle piccole e medie imprese.
In considerazione di questo, il 20 aprile scorso la giunta municipale ha adottato un atto di indirizzo generale, candidando il Comune di Gela come sito per la localizzazione di una “zona franca” nel territorio gelese.
La giunta ha anche indicato il responsabile del procedimento nel dirigente degli Affari generali, dott. Antonino Grisanti, in qualità di coordinatore dello Staff del sindaco e con la supervisione del direttore generale e segretario generale dell’ente. Contestualmente ha dato mandato al dirigente competente di provvedere all’individuazione del soggetto idoneo ad effettuare l’attività di studio, ricerca, progettazione, concertazione con accompagnamento ed eventuale implementazione a mezzo evidenza pubblica nel rispetto della normativa vigente in tema di appalto di servizi.
In una conferenza stampa indetta il 23 scorso, il direttore generale del comune, dott.ssa Antonina Liotta (nella foto) ha illustrato ai giornalisti la bontà del’iniziativa ed il senso di una decisione che vedrà Gela crescere sul piano dello sviluppo economico, artigianale, sociale ed industriale.
“Nell’ambito della Comunità europea – ha detto la dottoressa Liotta – l’unica esperienza che si conosce è quella francese. Infatti la Francia ha già ottenuto dalla Comunità Europea circa 85 zone franche. La legge finanziaria del 2007 si candida per fare ottenere anche ai territori italiani questa opportunità. Si tratta di una procedura abbastanza complessa. Questi territori devono avere un reddito pro capite che non superi il 75% della media europea. Valutando attentamente la legge finanziaria, a ben diritto gela ha la possibilità di candidarsi. Cosa significa zona franca? Va intesa metaforicamente come una porta di accesso al mercato globale.
Le piccole e medie imprese potrebbero ottenere queste agevolazioni per cinque anni.
Vi sono agevolazioni del suolo per insediare nuove imprese e il tutto per cinque anni. Quindi condizioni speciali per lo sviluppo del territorio. Quindi una strategia generale volta verso lo sviluppo del territorio”. Il direttore generale infine ha risposto alle domande dei giornalisti ribadendo e chiarendo che una zona franca è una zona che parte dalla valorizzazione delle condizioni tipiche locali ma che poi è in condizione di aprirsi alla competizione territoriale facendo leva sui punti di forza precedentemente espressi che sono una condizione di favore per l’acquisizione dei suoli per le imprese ed una condizione di favore per gli oneri contributivi. Altro aspetto interessante è che se si verrà selezionati come zona franca, si avranno interventi pubblici europei per la riqualificazione urbana.
Autore : Nello Lombardo
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