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notizia del 12/04/2007 messa in rete alle 11:10:04
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Assegnato l’Eschilo d’oro
La presenza di Eschilo a Gela è l’invenzione di qualche nostalgico oppure è fondata sulla tradizione e documentata dalla storia? Questo e molti altri quesiti sabato scorso hanno fatto da contorno alla consegna del premio “Eschilo d’oro” al salesiano prof. Don Biagio Amata, siciliano di Sant’Agata Militello e decano della Facoltà di Lettere all’Università Pontificia di Roma, da parte del Kiwanis Club di Gela in sinergia con l’associazione “ex allievi” del Liceo Classico Eschilo.
La cerimonia, tenutasi presso l’auditorium del Liceo suddetto, si è aperta con il sapiente intervento del prof. Giorgio Romano, presidente del Kiwanis a Gela, sulla figura del grande tragediografo greco, eroe di Salamina, nato ad Eleusi nel 525 a.C e morto nella nostra città nel 456 a.C. Ha fatto seguito la performance di Emanuele Giammusso, della compagnia teatrale “L’antidoto”, il quale ha interpretato il fantasma di Eschilo, tornato dall’Ade fra i gelesi.
La parola è quindi passata al premiato che dopo aver relazionato sulla produzione tragica del poeta eleusino evidenziando l’importanza attribuita alla giustizia e alla religione, ha presentato al pubblico il volume da lui curato “Tragedie greche” tradotte da Giuseppe Vangelisti. Don Biagio Amata ha inoltre curato altre pubblicazioni come “Il volto del mistero, Mistero e rivelazione nella cultura religiosa taedoantica” e “La polemica anticreazionista e antiscientifica di Arnobio di Sicca”. Egli è stato anche direttore dell’Istituto “don Bosco” di Palermo e docente all’Università Pontificia Salesiana nella cattedra di Letteratura Cristiana Latina della Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche
Autore : Anastasia Virgadaula
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