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notizia del 01/05/2003 messa in rete alle 11:09:11
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Un osservatorio sulle malformazioni
L’argomento fu affrontato in Consiglio comunale sul finire dello scorso anno. Ad occuparsene fu il consigliere socialista dello Sdi Antonio Rinciani (nella foto). Di fronte all’allarmismo diffuso ed ingiustificato tra la gente, Rinciani ritenne opportuno che si facesse chiarezza su un campo dove le illazioni e le false notizie avrebbero potuto creare a sproposito del panico ingiustificato. Vogliamo riferirci alla proposta di istituire un Osservatorio permanente sul fenomeno delle malformazioni. Essa si sarebbe dovuto comporre da due consiglieri comunali medici, il sindaco ed un esperto in medicina genetica o del lavoro. Una siffatta Commissione avrebbe potuto fare chiarezza sulle nascite di bimbi malformati nella nostra città. Secondo dati raccolti nel 2001 le percentuali di malformazioni si presentavano più che raddoppiate, se non addirittura triplicate rispetto alla media nazionale. Sulla delicata questione abbiamo ascoltato il dott. Rinciani.
“Tutto ebbe inizio con la presentazione di una mia mozione nel novembre dello scorso anno. Facevo riferimento a quello che ho definito la percezione del rischio. La percezione è stata che c’è stato un aumento considerevole di nati malformati. Non si trattava di un dato quantificato ma percettivo. Di qui mi venne in mente di istituire un Osservatorio permanente per avere un dato certo, per stabilire se si fosse trattato di un fatto occasionale da iscrivere in un lasso di tempo ben definito, oppure potesse trattarsi di un trend positivo in aumento”.
– E’ pensabile ad un fenomeno endemico?
“La percentuale dovrebbe essere uguale alla media nazionale, cioè dall’1,5 all’1,8. I dati forniti dall’Asl di Caltanissetta dicono che i nati dichiarati malformati ammonterebbero a 54 su circa mille. Da un calcolo rapido si evince che siamo su una percentuale del 6%. Quindi è un dato triplicato rispetto a quello nazionale. C’è quindi l’esigenza di capire se c’è una connessione con un eventuale inquinamento o con altre cause. Spesso le malformazioni sono patologie multifattoriali e quindi è difficile potere imputare ad una sola causa la eventuale mutazione della borchia”.
– L’osservatorio da lei proposto, come dovrebbe essere composto, quale finalità si pone e quali obiettivi in senso più ristretto?
“La mia mozione prevedeva la presenza del sindaco, due consiglieri comunali medici, e come organo tecnico una personalità del campo scientifico che si occupa di genetica o di medicina del lavoro. L’obiettivo è quella di effettuare un’indagine retrospettiva e vedere se c’è una proiezione che ci possa dire se il fenomeno è in aumento. Anche la patologia tumorale, come le patologie malformative sono a genesi polifattoriale, le cui cause sono molteplici”.
– Nella passata consigliatura – sindaco Gallo – si arrivò a buon punto. Cosa è successo poi?
“Si era arrivati ad uno schema di convenzione tra Comune e Azienda Ospedaliera. Come commissione ci siamo attivati per riprendere il di-scorso. Mercoledì ci siamo incontrati in via preliminare con il responsabile del registro tumori di Ragusa per sapere come potremmo organizzarci anche noi avendo deciso di istituire un registro dei tumori. Le statistiche che ne verranno fuori sono importanti perché ci fanno capire quale incidenza ha una malattia”.
Autore : Nello Lombardo
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