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notizia del 30/03/2004 messa in rete alle 11:02:37
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Palacossiga, tredici anni dopo
Ci sono voluti 13 anni perché venisse posta la prima pietra. La cerimonia è avvenuta sabato scorso alla presenza di autorità civili, militari e politiche. Si è trattato di un evento eccezionale come eccezionali sono tutte le iniziative realizzate nell’ambito delle giornate della memoria e all’insegna del nuovo rinascimento voluto dal sindaco Rosario Crocetta.
In quella mattinata di sole a nord di Marchitello nella vasta area riservata alla zona sportiva dove è in corso di costruzione anche il palazzetto dello sport realizzato dalla provincia regionale di Caltanissetta, c’erano anche numerosi giovani e ragazzini delle scuole per creare non solo folklore ma anche per parlare di legalità.
Quando dal palco delle autorità il vice questore Antonio Malafarina dirigente del Commissariato di Polizia di Gela, seguendo a ruota altri interventi, ha chiesto ai bambini cosa significasse per loro la legalità, uno scrosciante applauso ha sottolineato la risposta che era stata data da un bambino che aveva chiesto di rispondere.
Anche se per i bambini ogni fatto, ogni avvenimento acquista il sapore del gioco, per loro la legalità significa rispetto delle regole democratiche e autolimitazione della propria libertà perché dove termina la mia libertà inizia quella degli altri. Si diceva del Palacossiga. Un costo di poco più di 4 milioni di euro, con una capienza di mille posti a sedere, e con pratiche sportive che vanno dalla palla volo al basket ed altre specialità.
La zona in cui sorgerà l’imponenete struttura sportiva acquisterà un grande valore e sarà urbanizzata essendo previsto nel Prg un insediamento di un centinaio di villette, la costruzione di strade di collegamento e molto verde. Alla posa della prima pietra hanno presenziato l’on. Salvatore Morinello, il prefetto Santoro, il sindaco Rosario Crocetta, il presidente del consiglio comunale Federico e mons. Grazio Alabiso che ha benedetto questo evento. A fare da coreografia, come si diceva, ragazzini e ragazzine che si sono esibiti con abili evoluzioni ginniche sapientemente dirette dal prof. Walter Miccichè. Tormentata la storia dell’iter di questo progetto donato dall’allora Presidente della repubblica Francesco Cossiga. Dimenticato, ripreso, spesso affossato per mancanza di finanziamenti e poi ripescato.
«Ma quale regalo del Presidente Cossiga – afferma l’ex sindaco Gallo –. Non stanno così le cose. Il progetto che ha preso il nome di Palacossiga è semplicemente un normale progetto dell’amministrazione di Gela, che con Cossiga non ha nulla a che spartire. Si tratta di un’opera come tante altre del Comune di Gela. Quando subentrai nel ’94 all’amministrazione, andai a cercare il “regalo” di Cossiga che risaliva al ’91. Non trovai assolutamente nulla, solo un planivolumetrico ossia uno schizzo di un normale palazzetto dello sport, uno dei tanti esistenti in Italia e nessun finanziamento. Il Palacossiga è stato realizzato con progettazione eseguita per conto del co-mune di Gela nel ‘95 durante la mia amministrazione. Si sta realizzando con un mutuo a totale carico del Comune di Gela. Quindi va sfatata questa leggenda metropolitana del Palacossiga regalato al Comune di Gela».
Autore : Nello Lombardo
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