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Corriere di Gela | Gela, comune “crocettizzato”
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notizia del 14/09/2003 messa in rete alle 11:00:39
Gela, comune “crocettizzato”

Si usa comunemente dire che “il tempo è galantuomo”, nel senso che il suo trascorrere riesce spesso a lenire, se non proprio a cancellare, dolori, nostalgie, malinconie.
Sarà sicuramente così in altri posti: a Gela il tempo è sicuramente un grandissimo stronzo, perchè sfugge, non si fa afferrare, non si fa gestire nel modo migliore.
Parlo naturalmente del tempo che si perde per tentare di parcheggiare nel centro storico, dopo che il sindaco Crocetta ha eliminato il parcheggio di piazza San Francesco per realizzare un palco che celebri i successi della sua amministrazione. Incredibile Crocetta: con una sola mossa è riuscito a scontentare i dipendenti comunali, i dipendenti del Tribunale e i residenti del centro storico, così infuriati da essere indotti a costituire un comitato di quartiere che stabilisca una buona volta i loro diritti.
Ma attenzione: la gestione del tempo ha una grande valenza economica. Se l’impiegato di una ditta che deve svolgere una operazione bancaria nel centro storico perde un’ora per cercare un parcheggio, quest’ora costa, tra salario e contributi, almeno 10 euro. Altrettanto costerà l’ora di un operaio, qualcosa in più l’ora di un professionista. Non oso calcolare la perdita dell’economia cittadina causata dalla cattiva gestione del tempo.
Vorrei però capire perchè, sul fronte dei parcheggi a servizio del centro storico, nulla si muove; perchè il piano comunale dei parcheggi è caduto nel dimenticatoio; per quale motivo non si realizza, con procedura d’urgenza, un grande parcheggio con servizi all’Orto Pasqualello.
Alle legittime richieste dei cittadini non risponde il sindaco, non risponde l’amministrazione.
La ventata di “nuovo” del cambio di guardia tra Scaglione e Crocetta è limitata alle parolaie dissertazioni sulle presunte battaglie antimafia capaci solamente di accendere i riflettori sul sindaco. Ma i riflettori, in questo modo, vengono accesi anche su Gela; che invece di fare dimenticare all’opinione pubblica i deleteri effetti della guerra di mafia tra il 1987 e il 1990, in questo modo torna prepotentemente all’attenzione generale come città assediata dalla mafia, con un sindaco assediato dalla mafia, con un Municipio blindato ed assediato dalla mafia. Questa è l’immagine che stiamo dando all’esterno con le sceneggiate antimafia, mentre a poca distanza da noi, a Solarino, il comune ha deciso di puntare sul turismo e di conseguenza ha eliminato tutti i cartelli antimafia, che potevano indurre i visitatori a cambiare aria.
A Gela, invece, potremo presto mettere agli ingressi principali della città, i cartelli con il “Benvenuto a Gela, comune crocettizzato e assediato dalla mafia”.


Autore : Giulio Cordaro

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