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notizia del 22/12/2012 messa in rete alle 01:03:48
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A Natale, meno solitudine e più solidarietà
Il Natale con le sue luci, i suoi colori e i suoi addobbi è alle porte. La modernità ha un po’ cambiato il volto di questa festività tanto attesa da grandi e piccini, che rappresenta la celebrazione della nascita di Gesù e dei valori più profondi della tradizione cristiana. Amici e parenti organizzano pranzi e cene e si riuniscono per scambiarsi auguri e regali. Ma non per tutti il Natale è sinonimo di gioia e di condivisione. C’è chi vive lontano dai propri cari e chi invece è rimasto solo dopo aver perso il compagno di una vita.
A sentire di più il peso della solitudine, gli anziani. Alcuni sono ricoverati nei reparti geriatrici degli ospedali, altri vivono nei centri di assistenza.
Siamo andati a visitare la casa di ospitalità Antonietta Aldisio, sita a Gela in via Europa, per chiedere ai responsabili come trascorreranno il Natale gli anziani di cui si occupano.
La struttura, presieduta da don Giovanni Tandurella, ospita 35 anziani, di cui la maggior parte donne. A prendersi cura di loro, 13 operatori, coadiuvati da diversi giovani volontari e tirocinanti e da un gruppo di esperti tra cui un medico, un infermiere e un assistente sociale.
La giornata all’interno della casa comincia per gli ospiti con la colazione e la recita del rosario. Prima del pranzo e nel pomeriggio trascorrono il tempo in compagnia dei loro operatori di fiducia nei numerosi locali della struttura, che comprende anche una sala ricreativa per l’animazione, una sala per la tv e una per la lettura. Solo cinque fra gli anziani della casa Aldisio trascorreranno il Natale con i propri cari.
Tantissime le iniziative in programma – come ci racconta Simona Millauro del consiglio amministrativo – per regalare un po’ di gioia a chi rimarrà. Tra queste, il tradizionale gioco della tombola, un momento di aggregazione e di socializzazione. Alcuni parenti degli assistiti hanno fatto una scelta diversa, trascorrere il Natale all’interno della casa di ospitalità con i propri cari e con gli altri anziani presenti. Per tutti loro, il 25, verrà preparato un grande pranzo con diverse specialità culinarie. Non mancherà, come ogni anno in questo periodo, la collaborazione da parte di alcuni gruppi giovanili di volontariato e di alcune parrocchie locali che proporranno momenti di svago. Piccoli, ma preziosi gesti di solidarietà e di affetto, per far sentire amati coloro che sono i preziosi custodi della nostra storia e della nostra cultura, con l’augurio di un sereno Natale.
Autore : Alice Palumbo
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