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notizia del 29/11/2008 messa in rete alle 10:19:24
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La Radioterapia è una realtà
Il sogno di Crocifisso Moscato, stroncato da un tumore qualche tempo fa, ormai è quasi una realtà. L'ultimo tassello, il servizio di radioterapia, sta per aggiungersi agli altri reparti di oncologia medica presso l'azienda ospedaliera di Gela completando quel complesso sistema di diagnosi e cura che porta il nome di Polo oncologico di secondo livello. Il prossimo 1° dicembre, il manager dell'Azienda Ettore Costa, affiancato dal direttore sanitario Franco Bennici (insieme nella foto), aprirà le buste per l'aggiudicazione della ditta che dovrà fornire attrezzature ed infrastrutture per la radioterapia di Gela, per un importo di 6 milioni 200 mila euro, alla cui copertura finanziaria si provvede con il 95% a carico dello Stato e per il 5% a carico della Regione siciliana. A valutare la migliore offerta, che prescinde dall'entità del ribasso, sarà una commissione speciale composta da tecnici e professionisti di alto livello.
“La radioterapia - ci spiega il direttore sanitario Franco Bennici - è una strumentazione molto complessa. Si tratta di un acceleratore lineare che indirizza delle radiazioni che vanno a colpire le cellule cancerogene. Occorrono un bravo radiologo ed un altrettanto bravo radioterapista che punta il raggio sulla parte malata del paziente. Minimi i margini di errore perché il processo è quasi totalmente computerizzato”.
Come è noto, la struttura verrà realizzata nei locali, che sarano debitamente ristrutturati, dell'ex Ospizio marino. “Occorrerà costruire un bunker metà sotto terra e metà fuori, perfettamente blindato perché dovrà contenere l'acceleratore lineare da cui promanano le radiazioni che serviranno a distruggere le cellule cancerogene dei soggetti affetti da tumore. Saranno necessari - aggiunge il dott. Bennici - quindici mesi per la messa in funzione del servizio e solo allora finiranno i viaggi della speranza. Si tratta di un grande passo e di una grande conquista dell'Azienda ospedaliera, ma c'è un altro grosso obiettivo da raggiungere.
“Adesso lo possiamo annunciare - dicono Costa e Bennici -: il prossimo obiettivo sarà la realizzazione della Emodinamica, che sorgerà accanto all'Utic. Si eviterà che il paziente ricoverato all'Unità di terapia intensiva per una coronarografia debba lasciare il reparto per andare a Catania o a Ragusa”.
- Dottor Costa, chiusa la polemica con Failla?
“Non si tratta di polemica. Avevamo fatto presente al direttore dell'Asl 2 di Caltanissetta Failla che ogni decisione riguardante la rimodulazione dei posti letto doveva passare dalla conferenza dei sindaci, come ci è stato indicato dall'assessorato alla Sanità per riprogrammare tutta l'attività sanitaria. Tra l'altro avevamo dato la nostra disponibilità ad una riunione da lui indetta, indicando due giorni diversi. Non c'è stato alcun riscontro e di contro ho avuto il piano predisposto in maniera unilaterale. Piano che nel corso della riunione di tutti i sindaci è stato fortemente contestato. Sono venuti fuori dei numeri che ho cercato di capire da dove il dottor Failla li avesse ricavati. Ho scoperto che erano stati presi dal sito della Regione e si riferivano al 2006. Gli ho contestato che fare una programmazione con tale riferimento è quanto di più sbagliato,quando i dati, come in questo caso, sono superati. Lo stesso assessore alla Sanità ha indicato di tenere presente i dati del secondo semestre del 2008 e che i tagli alla sanità non erano più di 5.800 posti letto in Sicilia, ma di 2.800. Adesso tutto è rinviato a giovedì della settimana entrante”.
- Possiamo considerare la Radioterapia una realtà?
“Certo. In questi giorni ho ricevuto il decreto regionale di finanziamento. E' un passo importante. Non si torna più indietro. Tutto è nelle nostre mani. Fortunatamente avevamo già preparato tutto per la gara. Tantè che il primo dicembre ci sarà l'apertura delle buste”.
- La radioterapia è un diritto, un premio o il frutto di battaglie sociali in cui ricordiamo anche Crocifisso Moscato?
“La mia battaglia parte dal 1992. Me ne sono occupato a Catania, poi a Ragusa, a Caltanissetta ed ora a Gela. A Caltanissetta nessuno si era mai preoccupato di questa esigenza. Partita la radioterapia a San Cataldo, Gela giustamente ha reclamato la sua. E' un progetto che oggi si conclude. Ed è importante e fondamentale, perché la sopravvivenza degli ammalati di tumore aumenta nella misura in cui nelle regioni colpite da questo flagello possono usufruire del servizio. Si possono fare interventi di chemioterapia, interventi chirurgici, però le possibilità di sopravvivenza diminuiscono in maniera esponenziale in assenza del servizio di radioterapia”.
- C'è stato un momento in cui ha temuto che di questo progetto non se ne facesse più niente?
“Quando eravamo ormai sul punto avanzato dell'iter c'è stato qualcuno che guardava con buon occhio che la radioterapia sorgesse in aperta campagna. Ci siamo opposti con tutte le nostre forze, perché questo servizio non è qualcosa da isolare, non è un lazzaretto, ma qualcosa che va tenuto nel contesto cittadino. Oggi, se qualcuno volesse spostare il sito, alla luce del decreto che è arrivato, si perderebbe il finanziamento”.
- La radioterapia è l'ultimo tassello per avere a Gela un vero polo oncologico di secondo livello.
“E' un percorso che prima o poi si farà. Abbiamo bisogno di un'oncologia medica incardinata. In una prospettiva futura non può restare la sola radioterapia, deve esserci anche l'oncologia medica. Nel breve periodo questo aspetto va affrontato e lo abbiamo manifestato all'assessorato regionale alla Sanità. Purtroppo ci siamo imbattuti nel blocco di nuovi servizi per via dei piani di rientro. Sono fiducioso nel fatto che la radioterapia ha una grande forza di attrazione e Gela andrà a reclamare l'oncologia medica andando a creare quel minimo di polo oncologico che possa ripagare la collettività gelese dei guai che ha avuto e che ha”.
- Tempi di realizzazione?
“Aperte le buste, a fine gennaio avremo individuato la ditta. A quel punto entro quindici mesi dalla stipula del contratto, la radioterapia è fatta”.
La notizia del decreto di finanziamento, è stata così commentata da Maurizio Ciginotta (foto sotto) presidente del Comitato Polo Oncologico. “Dopo le tante battaglie compiute dal Movimento Polo Oncologico di Gela finalmente la conquista dell'opera tanto agognata dai malati di tumore di Gela, costretti per anni a recarsi presso altre strutture lontane 100 km, finalmente vedrà la sua luce presso l' Ospizio Marino. Come richiesto dal Movimento, la Radioterapia di Gela sarà intitolata a Crocifisso Moscato, 1° Presidente del Movimento Polo Oncologico. A nome del Movimento, ringrazio tutti quanti si sono prodigati per la realizzazione a Gela della Radioterapia”.
Autore : Nello Lombardo
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