Corriere di Gela | Università, ora si fa sul serio

Università, ora si fa sul serio

Accordo raggiunto tra il Comune e la Provincia. L’università a Gela avrà in tempi brevi una sede definitiva, quella dell’ex convitto Pignatelli. A darne notizia sono stati gli amministratori a conclusione del corteo di lunedì mattina organizzato dagli studenti universitari e dagli alunni degli istituti superiori della città. Un unico striscione – “Università, diritto di tutti!” – ha accompagnato la manifestazione fino in piazza San Francesco, davanti al Municipio, dove il sindaco Rosario Crocetta ha assicurato agli studenti il suo impegno. “Non c’è futuro senza cultura – ha detto tra l’altro il primo cittadino – ma voi siete fortunati. Avete un sindaco che vuole cambiare le cose. L’università a Gela è una realtà, la Provincia porterà avanti i tre corsi di laurea ed il Comune metterà a disposizione i locali.”
Il presidente della Provincia Filippo Collura, da parte sua, ha ribadito il suo impegno per la continuità e la crescita dei corsi universitari in città. Le ambizioni che riguardano il progetto universitario e molte novità prenderanno piede già dal mese di marzo. “Si prevedono circa 14 lauree in Scienze della comunicazione – ha detto – le cui sessioni si svolgeranno per la prima volta a Gela, nei locali che ospitano gli uffici della Provincia. A comunicarmi la notizia è stato il preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, prof. Enrico Iachello”.
Gli universitari gelesi sono rimasti soddisfatti dagli impegni assunti dai due amministratori, ma – hanno voluto sottolineare – non abbasseranno la guardia. Continueranno a seguire la situazione fi-no alla consegna della nuova sede.
A proposito, nel corso della settimana è stato costituito un comitato per valutare la scelta dei locali assegnati. Ne fanno parte il consigliere comunale Davide Giordano, il dirigente del settore Istruzione università e ricerca dott.ssa Patrizia Zanone e il tecnico comunale arch. Franco Città. Seguiranno minuziosamente l’evolversi della situazione accanto agli studenti.
Attualmente l’università a Gela garantisce tre corsi di laurea, grazie all’impegno finanziario della Provincia, che per prima ebbe la lungimiranza, con Collura presidente, ben sette anni fa, di promuovere questi corsi. Si tratta di due corsi di Economia ed uno, istituito quattro anni fa, di Scienze della comunicazione. Tutti e tre collegati con l’Università di Catania.
Il decentramento inizialmente prevedeva una ricettività di 150 alunni al massimo. Pertanto sono stati messi a disposizione alcune aule del Commerciale Sturzo. Oggi però la realtà universitaria gelese consta di circa 500 studenti che da due anni chiedono locali e attrezzature adeguate alle nuove esigenze. Ci sono stati ritardi indipendenti dalla volontà di entrambi gli enti. Semmai dovuti all’assurda decisione del Consorzio universitario di Caltanissetta, disponibile a fare entrare il Comune di Gela ma a condizioni inaccetabili e mortificanti.
Da qui, l’idea di creare un nuovo consorzio, con la Provincia, l’Eni e i Comuni di Butera, Niscemi e Mazzarino. Crocetta e Collura, che intanto ha rimandato indietro per ben due volte lo statuto che prevede l’ingresso di nuovi soci nel Consorzio di Caltanissetta, sono pronti a questa evenienza, disposti ad aspettare non più di un mese. O il Consorzio di Caltanissetta modifica il suo statuto assicurando pari dignità ai nuovi soci, e quindi a Gela, o si fa il nuovo consorzio.
Nel dibattito, si sono inseriti qualche giorno fa i consiglieri provinciali di Candura (An) e di Iacona (Forza Italia), i quali hanno ac-cusato il sindaco Crocetta e Collura di sventolare la bandiera del campanilismo. Crocetta ha risposto loro duramente, sostenendo di fare l’interesse della sua città, senza nulla togliere a Caltanissetta, che continua a far sopravvivere il suo consorzio grazie ai finanziamenti regionali, mentre tutto quello che farà Gela lo farà con risorse proprie.
“Caltanissetta vorrebbe che entrassimo nel loro consorzio versando per la sola adesione una somma pari a 300 mila euro. Ho il sospetto – ha detto Crocetta – che questi soldi andranno a ripianare i debiti pregressi che hanno fatto. Non solo, ma vorrebbero che i nuovi soci dovrebbero avere tutti in-sieme un solo rappresentante nel di-rettivo, mentre i soci fondatori, a prescindere dalle quote versate, ne conserverebbero uno ciascuno. Non mi pare che queste siano condizioni accettabili. Se le cose dovessero rimanere così, non ci resterà che pensare ad un nuovo ente gestore dei corsi universitari di Gela”.
Il presidente della Provincia Collura vorrebbe in prima battuta riuscire a creare le condizioni per un consorzio unico, ma anche lui vede come alternativa la creazione di un nuovo consorzio se le cose dovessero restare come sono.
A colorire la manifestazione ci ha pensato la scrittrice Silvana Grasso, che dopo aver seguito il corteo in prima fila e a fianco di Crocetta e Collura, ha intonato alcuni versi parodiati della nota canzone degli anni ’60, Zingara (“Prendi questa mano zingara, dimmi pure che destino avrò, se sarò spazzino o uno studente, devi dirlo in tempi brevi soltanto tu”). Un esplicito invito rivolto agli amministratori, affinché diano seguito a quelle che per ora sono solo promesse. Lorena Scimè

Autore : Lorena Scimé

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